News

15/10/2007 - SANITA' REGIONALE E CAVESE

Oggetto: sanità regionale e sanità cavese .

L’associazione nazionale dei consumatori Assoutenti , riconosciuta dal competente Ministero e facente parte del Consiglio nazionale dei Consumatori, nella persona del Presidente provinciale di Salerno, Avv. Francesco Avagliano , dirama il seguente comunicato stampa

LA SANITA’ IN CAMPANIA
In relazione alla sanità in Campania bisogna a tutt’oggi evidenziare come il piano ospedaliero sia rimasto tale solo sulla carta ; pur essendo trascorso quasi un anno lo stesso non ha trovato una sua attuazione .
La sanità in Campania è al collasso. Vi è una carenza di infermieri nei vari nosocomi e il grave vuoto di organico implica il ricorso giornaliero al lavoro straordinario , il tutto a discapito della qualità delle prestazioni e quindi dell’utenza degli stessi nosocomi campani.
La causa di ciò è data dalla delibera di giunta regionale della Campania n 514/2007 che vieta i trasferimenti di personale infermieristico e di operatori sanitari interregionali ed extraregionali.
Tale delibera però non vale per tutte le ASL; nel mese di Agosto ( naturalmente !!!!!!!!) l’assessore regionale alla sanità della Campania Angelo Montemarano ha autorizzato solo per l’Asl Napoli 1 la possibilità di procedere con decine di trasferimenti interregionali ed extraregionali .
La domanda sorge spontanea direbbe qualcuno ma come mai queste preferenze??????
La risposta è semplice ed ha un nome ed un cognome ben preciso L’assessore alla sanità Angelo Montemarano che da direttore generale dell’Asl Napoli 1 , la più grande d’europa , ha determinato il 50% dell’enorme debito sanitario regionale che ha costretto il Governo di centrosinistra a commissariare la Campania e a chiedere un piano di rientro che sarà estremamente penalizzante per i cittadini campani .
Il disagio causato da queste scelte negli ospedali è notevole e questa delibera, che trae la sua origine da anni di scelleratezze e di lottizzazioni politiche indecenti attuate dal centro sinistra campano e da Montemarano ( De Mita ) in particolare , penalizza sia i cittadini che gli operatori sanitari che sono costretti a svolgere il proprio lavoro in condizioni di grossa difficoltà.
Si ritiene quindi necessaria l’annullamento di tale delibera regionale perché il risparmio ed i tagli vanno concentrati sugli sprechi e consulenze e non certo sull’assistenza sanitaria .
E’ necessario quindi provvedere a rimuovere al più presto tale situazione attraverso la stabilizzazione dei precari e attraverso il ricorso alla mobilità interregionale .
Se non si correrà ai ripari è di questi giorni la notizia che nella finanziaria del 2008 si prevede la possibilità della nomina di commissari ad acta nelle Regioni già impegnate nei piani di rientro dal deficit sanitario ( CAMPANIA IN PRIMIS TRA TUTTE ) CHE DOVESSERO NON MANTENERE GLI IMPEGNI PRESI PER il contenimento della spesa pubblica e l’adozione di misure di razionalizzazione e miglioramento delle reti assistenziali , in misura tale da compromettere le previsioni di bilancio dello Stato. Tutto ciò dovrebbe portare all’azzeramento del deficit per l’anno 2010.
Bisogna quindi mettere mano in modo concreto al Piano regionale Ospedaliero . cosa significa tutto ciò ? bisogna andare a modificare gli assetti dei presidi delle ASl e delle aziende Ospelaiere Autonome.
Proprio per favorire l’attuarsi del piano il Governo centrale ha fissato dei paletti : almeno il 50% del tasso di utilizzo come obiettivo del 2007, il 60% per il 2008 e il 70% nel 2009. Altrimenti prima scatta la diffida e poi il commissariamento inserito in Finanziaria come spada di Damocle per tutte quelle Regioni , tra cui la Campania, che hanno firmato il Patto per la salute.
Attuare il Piano regionale significa porre in essere una vera e propria cura dimagrante da parte della Sanità Campana , quindi facile a dirsi ma difficile a farsi.
Il taglio delle funzioni avverrà sulla base dei tre livelli di complessità identificati mediante un ‘unica formula: il tasso di utilizzazione dei posti letto. Se inferiore al 75% scatta la penalizzazione ; se invece l’utilizzo è superiore al 95% significa che occorre potenziare l’offerta .
Ogni decisione viene demandata e delegata all’attività di programmazione che dai direttori generali ( atto aziendale ) passa per la Giunta Regionale e da qui per il Consiglio .

LA SANITA’ A CAVA

In relazione poi al territorio di Cava de’ Tirreni la situazione certamente è altrettanto precaria , priva di sviluppi futuri , proprio a causa di tale piano ospedaliero.
Infatti il Piano ospedaliero prevede per la Provincia di Salerno 1 Azienda di rilievo nazionale ( Ruggi D’Aragona ; due presidi ospedalieri deputati all’emergenza di III livello ( Vallo della Lucania e Nocera –Pagani) ; 12 strutture ospedaliere deputate allo svolgimento delle funzioni connesse all’emergenza ( tra cui Cava de’ Tirreni ).
A Cava si paga dazio rispetto ad una struttura , quella ospedaliera originaria , che risale ormai a molti anni fa e che quindi per quella che è la conformazione , anche se mutata nel tempo, non si presta a sviluppi futuri che comportino altresì un’efficienza nei servizi e nei costi per la collettività. Di chi la colpa ? non vi è stata una responsabilizzazione della politica tutta nella sua interezza rispetto a tale problematica; negli ultimi venti -quindici anni non si è posta in essere una seria programmazione sanitaria sul territorio e non si è avuto il necessario peso politico per far valere le ragioni della seconda città della provincia di Salerno per storia , importanza e numero di abitanti nei confronti della Regione Campania .

Difficile ipotizzare un futuro roseo e di sviluppo quindi per la sanità Cavese.

Ma veniamo nel merito a vedere cosa che non funziona o potrebbe essere migliorato

OSPEDALE
A) dovrebbe essere potenziato il PSA , proprio in virtù di quella che sarà la sua naturale destinazione finale.
B) il personale cavese è ridotto ai minimi termini , carenza di infermieri, turni di lavori massacranti C) non è rispettata la privacy dei pazienti a causa degli spazi inadeguati ed angusti;
D) viene quindi continuamente violata la normativa relativa alle modalità di utilizzo del personale, proprio a causa delle suddette carenze di organico , a discapito della qualità dei servizi e quindi del cittadino utente, pur apprezzando gli sforzi del personale sanitario tutto .
E) in alcuni settori sono andate via valenti professionalità cavesi ( medicina e cardiologia ex plurimis )
F) vi sono inoltre delle lunghe liste d’attesa e spesso si verificano delle disfunzioni agli impianti elettrici e strumentali per cui non è possibile dopo una lunga attesa effettuare la visita o l’esame dovuto.
G) in numerose occasioni è stata più volte segnalata una scarsa qualità dei cibi che vengono somministrati ai pazienti
GUARDIA MEDICA E 118
La struttura che ospita tale servizio è del tutto inadeguata, i locali sono veramente troppo piccoli
- non ci sono bagni per i pazienti
- non è rispettata la 626 sicurezza sui luoghi di lavoro
- non ci sono spazi per la privacy dei pazienti
DISTRETTO SANITARIO
- Problema dell’area di sosta da terzo mondo situata a servizio del nuovo distretto sanitario sollevato proprio da Assoutenti e tutt’ora irrisolto , nonostante le vibrate proteste in tal senso.
- Manca odontoiatria da diversi anni e ciò crea disagio all’utenza costretta a recarsi a Nocera
- Manca elettroencefalografo e la strumentazione per le prove vestibolari e audiometriche per cui anche in questo caso bisogna spostarsi a Nocera per avere un servizio completo.
- Manca un distaccamento della farmacia territoriale sul territorio di Cava per cui gli utenti che devono effettuare un piano terapeutico e quindi la somministrazione di medicinali specifici devono recarsi a Nocera solo per apporre dei timbri quando poi basterebbe delegare questa semplice funzione al Distretto di Cava ed evitare quindi i disagi ai cavesi almeno per tale attività solo burocratica che potrebbe tranquillamente svolgersi anche a Cava .
- Non è prevista inoltre neanche una seduta mensile della commissione medico legale che ha sede a Sarno , relativa ai dipendenti pubblici per cambio di mansioni o cause di servizio; anche in questo caso sarebbe auspicabile che almeno una volta al mese tale commissione si potesse riunire anche a Cava , la seconda città della Provincia di Salerno; anche in questo caso l’utenza potrebbe trarre vantaggi da questa semplice modifica che oggi richiediamo con forza .
IL FUTURO NUOVO PALAZZETTO DELLA SANITA’
Molti giustamente e a più voci richiedono il nuovo distretto, anche l’Assoutenti si unisce al coro senza problemi .
In realtà la problematica è da analizzarsi secondo una diversa ottica più responsabile.
Ha ancora un senso in virtù dei tagli preannunciati e che prima o poi dovranno essere anche attuati a Salerno come in Campania il nuovo palazzo della sanità ? prima che lo stesso possa vedere concretamente luce nel frattempo si sarà ancora ulteriormente ridotto il numero dei servizi a vantaggio dei cavesi ? quale sarà quindi il suo reale utilizzo ? ai posteri l’ardua risposta .
Assoutenti
Avv. Francesco Avagliano

Si confida in una divulgazione del presente comunicato posto che lo stesso ha il solo fine di sollevare una problematica cara a tutta l’utenza cavese per un miglioramento concreto della tanto agognata qualità che si raggiunge solo con servizi efficienti e funzionanti .Per ogni ulteriore informazione si può contattare nei giorni indicati la sede dell’associazione sita in Cava de’ Tirreni al Corso Umberto I n 228 presso lo studio del presidente Provinciale Avv. Francesco Avagliano sito al Corso Umberto I n 228 tel e fax 089341649., oppure consultare il sito www.avvocatofrancescoavagliano.it